Philippe Parreno all’ombra del Duomo di Milano

parreno_locandinaL’arte contemporanea a Milano deve molto al contributo di enti e società private. Ingresso libero all’HangarBicocca. Fino al 14 febbraio, c’è l’artista, francese d’adozione ma algerino di nascita, Philippe Parreno.
Un tripudio di suoni, ombre e luci immerse nel buio del magico ex capannone ferroviario ora gestito dalla Pirelli, racconta di questo artista in una mostra, la prima personale a lui dedicata in Italia. Parreno occupa un posto importante nella galassia della contemporaneità.

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Philippe Parreno, Hypothesis – Hangar Bicocca

Ha partecipato a sette edizioni della Biennale di Venezia, dal 1993 al 2015, in luoghi e gallerie importanti da Mosca a Londra, da Basilea a New York, dove in questi giorni al Park Avenue Armory, è in corso un’esposizione in un certo senso “complementare” a quella milanese. Ne condividono il titolo: “Hypothesis”. “Un modello sperimentale di mostra personale” spiega il curatore Andrea Lissoni. Opere già esistenti riassemblate, ripensate che torneranno, a Milano come a New York, allo stato originale una volta terminate le rassegne. Video ,oggetti di scena sospesi nello spazio, pareti che si compongono e si scompongono…. musica che proviene da pianoforti… Luoghi carichi di emozioni che suggeriscono riflessioni sul mondo che ci circonda. Dodici “stazioni” ripensate dall’artista.

Philippe PArreno, Hypothesis - Hangar Bicocca
Philippe Parreno, Hypothesis – Hangar Bicocca

Classe 1964, Parreno ha studiato in Francia, tra Grenoble e Parigi, con personalità del calibro di Pontus Hulten, fondatore e direttore del Centre Georges Pompidou. E’ qui che viene a contatto con Daniel Buren, artista concettuale di prima grandezza. Parreno, però, è figlio del proprio tempo, della cultura pop, del cinema , del linguaggio mediatico e informatico. Nel 1987, realizza uno dei suoi primi lavori Fleurs (Fiori), un bouquet di fiori che si dissolve in un’immagine sfuocata. Un video che Canal+ utilizzerà per una sua trasmissione sulle previsione del tempo.

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Philippe Parreno, Hypothesis – Hangar Bicocca

Nelle opere all’HangarBicocca si ritrovano idee e citazioni dai “Classici” della modernità come Marcel Duchamp o l’importante collaborazione tra artisti americani di diverse discipline, dall’arte alla musica ,da Jasper Johns a John Cage. A quello spirito collaborativo e interdisciplinare si rifà Philippe Parreno, mettendo, dunque, in discussione il concetto di “autorialità”, rendendo universale il concetto di artista, tutti possono non solo accedere , ma essere creatori, produrre arte, da soli o in un gruppo. Concetti difficili ?
Non sembrerebbe, vista l’affluenza di pubblico e il relativo gradimento. Tutte le settimane, in giorni prestabiliti, laboratori per i più piccoli , aiutano menti libere come quelli dei bambini a esplorare il mondo di Parreno. E a comprenderlo.

Daniela Annaro

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