La Redazione
PRODURRE E UTILIZZARE MENO PLASTICA! E’ questo l’imperativo categorico che GREENPEACE suggerisce per la sua battaglia contro i rifiuti di plastica che travolgono mari e fiumi e non solo italiani.
Chi adotta comportamenti corretti e civili cerca di rispettare le norme di riciclo della plastica, ma come tutti sappiamo non è assolutamente sufficiente e non solo per la maleducazione e la leggerezza di alcuni fra noi.
Greenpeace racconta che solo pochi giorni fa a Bari, dopo una mareggiata, la spiaggia è stata invasa da una quantità notevole di rifiuti e il grosso era di materiale composto da celluloide, plexiglas, poliuretano. Plastica insomma. Non è solo un problema riferito ai nostri mari e al Mar Mediterraneo nello specifico, nei mari caraibici, dopo tempeste e uragani la situazione è identica.
Bottiglie, buste, contenitori tutto rigorosamente di plastica ogni anno finiscono in mare: si tratta di ben otto milioni di TONNELLATE DI PLASTICA che inquinano, uccidono flora e fauna marina , deturpano l’ambiente! Greenpeace ammonisce:
Riciclare, purtroppo, non è la soluzione: dobbiamo produrre e utilizzare meno plastica!
Per farlo si tratta di adottare nuove politiche:
Greenpeace conta di :
– fare pressione sul Ministro dell’Ambiente chiedendo di intervenire per ridurre la produzione di plastica, eliminare l’usa-e-getta e incoraggiare le buone pratiche e l’innovazione
– monitorare la salute dei mari, come ha fatto nei mesi scorsi durante il Tour nel Mediterraneo della nave Rainbow Warrior III
– sensibilizzare i cittadini, suggerendo alternative alla plastica usa-e-getta e coinvolgendoli nella diffusione di buone abitudini per ridurre la nostra impronta plastica sul pianeta.
Come per tutte le campagne di Greenpeace ( organizzazione internazionale indipendente che non accetta denaro né finanziamenti da partiti, aziende, governi), ha bisogno di essere sostenuta. Qui sotto il link per aiutare gli ambientalisti di Greenpeace.