Pleonastico

La parola “pleonastico” è un aggettivo maschile che deriva dal sostantivo pleonasmo, le cui radici si rintracciano nel verbo greco πλεονάζω che significa sovrabbondare. Nasce per descrivere una figura retorica, una caratteristica della narrazione: un’aggiunta lessicale, grammaticale o sintattica non necessaria alla struttura o al contenuto del discorso finalizzata a dare forza al concetto che si vuole esprimere.

Esempi di narrazioni pleonastiche sono “a me mi”, “ma però”, “uscire fuori”…

Con il tempo l’aggettivo ‘pleonastico’ e le sue forme femminili e plurali sono diventati proprietà anche del linguaggio comune: si utilizza per tratteggiare un comportamento, un discorso o un evento superfluo, inutile e ridondante.

Nella trasposizione al linguaggio comune dunque la parola ‘pleonastico’ ha (purtroppo?) perso la sua caratteristica di rafforzamento, di portatore di intensità che contraddistingueva la figura retorica.

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