Domenica 22 giugno si terrà la giornata conclusiva del torneo interetnico di calcio presso lo stadio Sada di Monza. Per la prima volta dopo tanti anni, questa è la nona edizione, non sarà una squadra africana a vincere, ma il Trofeo della Pace se lo contenderanno l’Ecuador, sicuramente la squadra favorita per come ha giocato fin’ora, e la sorpresa dei giovani italiani della UPF supportati, guarda caso, da 2 giocatori sudamericani.
Questo il programma:
Ore 16 Finale 5°/6° posto: Tibet vs. All Stars
Ore 17 Finale 3°/4° posto: SudAmerica vs. CMR50
Ore 18 Finalissima 1°/2° posto: Ecuador vs. UPF
Ore 19 premiazioni a cura degli esponenti del Comune di Monza, della UISP e della Universal Peace Federation.
Nei vari momenti si alterneranno alcuni ospiti, mentre per tutto il pomeriggio sarà presente l’ex calciatore Astutillo Malgioglio, testimonial di questa edizione del Trofeo della Pace e da sempre impegnato nel sociale, che a suo tempo ha militato in molte squadre di serie A e B, già campione d’Italia con l’Inter di Trapattoni, quando era il vice del portiere Walter Zenga.
Nell’invitare tutti gli appassionati a venire a vedere le partite, ricordiamo che l’accesso alle tribune sarà totalmente libero e gratuito, lo stadio Sada, messoci a disposizione dalla Società Fiammamonza, è in posizione molto comoda da raggiungere sia in auto, con ampio parcheggio interno, che in treno, essendo a ridosso dell’uscita piazza Castello della stazione FS di Monza.
Noi promotori di questa manifestazione – che per il suo mix di sport, amicizia e integrazione, ha incontrato ogni anno un successo sempre maggiore – esprimiamo il desiderio che sia una festa per tutti i presenti, a partire dai protagonisti, i giocatori siano essi vincenti o perdenti, per gli arbitri della UISP, per il pubblico e per lo staff di volontari.
Inoltre imitando gli amici tibetani, che verranno a giocare con le loro bandiere e una contagiosa simpatia, vorremmo che nessuno dimenticasse la causa dei diritti umani in Tibet, come tutte le cause che vedono soccombere un essere umano perché l’altro non lo riconosce, ma lo sport unisce e la passione comune per il gioco del calcio può essere la scintilla per qualcosa che vale per sempre, sarà per questo che qualcuno assapora il pallone?
Carlo Chierico
presidente Upf Monza