Prosopopea

Proopopèa (non com. proopopèia) s. f. [dal lat. prosopopoeia, gr. προσωποποιία, der. di προσωποποίεω «personificare», comp. di πρόσωπον «faccia, persona» e ποιέω «fare»]. 1. figura retorica che consiste nel dare parola a defunti o a persone immaginarie o assenti oppure nel conferire prerogative umane ad animali, oggetti inanimati, concetti;

2. in senso figurato e spregiativo: contegno goffamente sdegnoso di chi si atteggia con affettazione risibile a persona di grande importanza, mescolando arroganza, presunzione, gravità e sussiego a una meschinità di fondo; boria, altezzosità pomposa.

« Jurij Andrèevic dentro di sè era d’accordo (….) ma lo indisponeva la sicurezza piena di prosopopea con cui l’antipatico giovanotto snocciolava le sue profezie » – ( Il Dottor Zivago )

 

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