Hanno pulito parchetti e cortili, ridipinto muri imbrattati, raccolto spazzatura e mozziconi di sigarette, sistemato aiuole, aggiustato panchine rotte, dipinto ringhiere con i colori della Pace. In tutto otto cantieri e quasi ottanta persone.
Tra i 4mila volontari che hanno partecipato all’ultima edizione delle “ Pulizie di Primavera ”, che si è chiusa domenica scorsa con numeri da record, anche quest’anno hanno preso parte alcuni dei ragazzi richiedenti protezione internazionale ospitati da RTI Bonvena, la rete che gestisce l’accoglienza dei migranti sul territorio di Monza e Brianza. Un bel gruppo, numeroso e decisamente volenteroso, che ha voluto dare il proprio contributo per rendere più pulita e accogliente città di Monza.
“C’è stato un bel mix con i cittadini monzesi che hanno partecipato all’iniziativa”, ha commentato Filippo Bolognesi, uno degli educatori del Consorzio Comunità Brianza – ente capofila della rete RTI Bonvena – e coordinatore del progetto che ha coinvolto i richiedenti protezione internazionale nelle Pulizie di Primavera.
Le attività sono state proposte e concordate dalle varie associazioni con il Comune di Monza. “Come Consorzio abbiamo presentato, insieme a Legambiente, la pittura del ponte in area Cambiaghi, e, sempre con Legambiente, abbiamo partecipato alla pulizia della Roggia Lupa, circa un mese fa. Parteciperemo anche ai prossimi incontri – ha continuato Bolognesi – La collaborazione con le associazioni e le organizzazioni che operano sul territorio e con i cittadini è fondamentale, è chiave in un’ottica di incontro, scambio e integrazione positiva e vantaggiosa per tutti”.
Soddisfatto dell’ottima riuscita della manifestazione e soprattutto del coinvolgimento attivo e corposo dei richiedenti protezione, anche il Comune di Monza. “Questa presenza è un segno significativo del lavoro che la nostra città sta svolgendo per favorire l’integrazione; un’integrazione che non riguarda solo le persone richiedenti protezione, ma tutti i soggetti coinvolti”, ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Cherubina Bertola.
Silvia Tosetti