Quando gli dei erano tanti in scena al Manzoni

La Redazione

Per la sezione “Altri percorsi” venerdì 21 febbraio alle ore 21 andrà in scena al Teatro Manzoni di Monza “QUANDO GLI DÈI ERANO TANTI” di e con Marco Baliani.

Marco Baliani, tra i protagonisti e fondatori del teatro di narrazione contemporaneo, presenta il suo nuovo monologo, dedicato alle scritture dell’intellettuale ed editore di Adelphi Roberto Calasso.

Prendendo le mosse in particolare da Le nozze di Cadmo e Armonia, Baliani costruisce uno spettacolo che “nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi”.

Partendo da questi miti Baliani costruisce un universo di rimandi, di mappe immaginarie, di viaggi letterari in cui la classicità incontra Leopardi, Pavese, Rilke e Brodskij, aprendo la narrazione “a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere”.

«Come Ismaele nell’incipit del Moby Dick di Melville, quando l’orizzonte si incupisce e la percezione del mondo mi si offusca, è tempo di salpare, di uscire dalla gabbia dei giorni per aprirsi verso l’ignoto. E se il mare oceano non è lì a portata di corpo, le pagine di Roberto Calasso mi faranno viaggiare lo stesso, salpando in altri lidi. Questo spettacolo nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi. Ma l’oralità del mio narrare non si esaurisce nell’offrire la visione o, meglio, l’ascolto di quei territori numinosi e misteriosi. Ognuno di quei miti racchiude altre strade, un susseguirsi di rimandi, di crocicchio in crocicchio, verso altre mappe immaginative, mappe che si possono percorrere. Ognuna di quelle strade illumina anche esperienze del mio vivere, i crocicchi della mia esistenza, quelle “linee d’ombra” che segnano i passaggi generazionali. Così il racconto apre a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere. Grotte, boschi, mari, scogli, la natura tutta parla con le voci potenti degli Dei che l’hanno abitata, e che sono ancora lì, nascosti alla nostra vista assetata solo di merci e votata al consumo della natura stessa. Sono ancora lì anche quando ai boschi si sostituisce l’intrico di una metropoli, o di strade brulicanti di esistenze in corsa.  Anche lì, a saperle ascoltare, ci sono voci antiche che ci parlano. Sono ancora lì a ricordarci del tempo in cui il frondire delle foglie aveva una voce, un ascolto e una necessità. Mi piacerebbe con questo spettacolo ritrovare quell’ascolto».  (Marco Baliani, note di regia)

MARCO BALIANI  

Marco Baliani è attore, autore e regista. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, negli anni ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come I Porti del Mediterraneo (progetto formativo che a fine anni ’90 vide la partecipazione di gruppi di giovani attori selezionati in diverse città mediterranee); Pinocchio Nero (Premio UBU – realizzato tra 2002 e 2004 con venti ragazzi delle strade di Nairobi che hanno raccontato la storia di Pinocchio); Come gocce di una fiumana sulla memoria della Grande Guerra (Premio IDI per la regia); Antigone delle città, un vero rito civile e teatrale sulla strage del 2 agosto, che nel 1991 coinvolse tutta la città di Bologna. Parallelamente, Baliani ha proseguito una personale ricerca nell’ambito della narrazione, iniziata sin dall’89 con Kohlhaas (che segnò la scena teatrale italiana), realizzando spettacoli come TracceCorpo di Stato Frollo, protagonisti di fortunate tournée e tuttora nel suo repertorio. Tra il 2012 e il 2015, con Marco Balsamo e Stefano Accorsi, dà vita al progetto Grandi italiani: nascono gli spettacoli Giocando con Orlando e Decamerone. Vizi virtù passioni, in cui Baliani è regista e autore delle due riscritture.  Nel 2017 è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe in scena al Teatro Greco di Siracusa (replicato alle Terme di Baia per il Napoli Teatro Festival Italia e al Teatro Romano di Verona). Destinato a grandi spazi anche Quinta stagione del 2021, al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino, il paesaggio sonoro di Mirto Baliani e la produzione del Teatro di Napoli. Nell’anno della pandemia, scrive e dirige lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona. Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni. Baliani ha inoltre firmato come autore, librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2021 ha curato la regia dell’opera Gianni Schicchi, presentato da Marche Teatro. Per il cinema, è stato diretto da Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi, tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di statoPinocchio NeroL’Amore BuonoNel Regno di AciliaLa metà di Sophia, e L’occasione.  Nel 2021 è uscito, per i tipi di Bompiani, La pietra oscura. Nel 2022 e nel 2023 è stato Maestro di “Bottega XNL – Fare Teatro”, guidando la messa in scena di Antigone (con Massimo Foschi e Petra Valentini) e di Edipo, che hanno debuttato in prima nazionale al Festival di Teatro Antico di Veleia.

INFO e BIGLIETTI

www.teatromanzonimonza.it

 

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