Facevo le vacanze a Civitavecchia, graziosa cittadina in provincia di Roma, 20 anni fa. Il porto è molto trafficato, di navi mercantili e di navi passeggeri che, soprattutto, sbarcano in Sardegna.
La città è vecchietta e profuma di salsedine, nonostante lo smog: il traffico, infatti, è intenso e disordinato. Al mattino si mangiano panini dolci con le uvette e la panna, chiamati “maritozzi”.
Il mare è discreto, ma soprattutto interessante è il paesaggio, con qualche macchia di Mediterraneo, così diverso dalla monotonia dalle Pianura Padana. Il clima è sempre ventilato, e le persone, nonostante siano di città, sembrano quasi essere di paese: cordiali, accoglienti, mai sgarbate o immerse solo nei propri pensieri.
Ero giovane e curiosa di novità, andavamo a visitare dei posti vicini, come Montalto di Castro o Viterbo e tutto mi sembrava molto bello, ricco di storia e accogliente.
E quando ad agosto fanno i fuochi sul mare, Civitavecchia si trasforma in una miriade di colori.
Loretta – Redazione di Scacco Matto