di Luigi Losa
Mentre le Olimpiadi volgono al termine torna prepotentemente alla ribalta, anche in Italia (la Premier League inglese lo ha già fatto lo scorso week end) il calcio con il campionato di serie A. E pazienza se tanti tifosi sono ancora in vacanza, gli impegni internazionali (coppe e Nazionale con le prime partite di qualificazione ai mondiali 2018 in Russia) incombono.
Certo è che partire a fine agosto e fermarsi poi tra due settimane per la Nazionale non è una gran cosa ma forse i primi due turni serviranno al rodaggio di molte squadre e, soprattutto, essendo il mercato ancora aperto, sino a fine mese, a correre ai ripari in caso di evidenti carenze.
Si inizia peraltro con scontri non da poco partendo da Roma-Udinese e Juventus-Fiorentina negli anticipi di oggi, sabato (tardo pomeriggio la prima partita, in serata la seconda) per proseguire poi domani, domenica, con Milan-Torino (dove Mihajlovic passato ai granata cercherà subito la rivincita sui rossoneri dopo il suo esonero ad opera di Berlusconi a sei giornate dalla fine dello scorso torneo) nel tardo pomeriggio e quindi in serata con Atalanta-Lazio, Bologna-Crotone (una delle tre neopromosse), Chievo-Inter, Empoli-Sampdoria, Genoa-Cagliari (con i sardi tornati nella massima serie), Palermo-Sassuolo, Pescara-Napoli (la squadra abruzzese è la terza neopromossa).
I riflettori saranno ovviamente puntati subito sulla Juventus che ha vinto gli ultimi cinque campionati consecutivamente e punta a stabilire nuovi record nella storia calcistica patria ma soprattutto a conquistare quella Champions League che manca da vent’anni dalla sua bacheca dei trofei. Ma anche perché la società bianconera è stata sin qui la dominatrice del calciomercato strappando Pianic alla Roma, ingaggiando Dani Alves dal Barcellona, riportando in Italia Benatia dal Bayern Monaco, acquistando la giovane promessa Pjaca, riconfermando il prestito di Cuadrado dal Chelsea ma soprattutto facendo il gran colpo di Gonzalo Higuain capocannoniere dello scorso campionato con il nuovo record di 36 gol. Il passaggio del centravanti argentino dal Napoli alla Juve è stato il colpo dell’estate sia per il costo (oltre 90 milioni) ma soprattutto per le polemiche che ne sono seguite.
La Juventus ha peraltro dovuto lasciar partire Alvaro Morata ricomprato dal Real Madrid e soprattutto il gioiello francese Paul Pogba acquistato dal Manchester United (dal quale era arrivato quattro anni orsono praticamente a costo zero) per la stratosferica cifra di oltre 110 milioni di euro, la più alta mai pagata per un giocatore di calcio.
Ma il campionato che va ad iniziare dovrà fin da subito dire come e quanto Roma e Napoli in particolare sapranno e potranno contrastare il dominio juventino: i giallorossi hanno potenziato soprattutto la difesa così come i partenopei ma di certo il vuoto lasciato da Higuain nelle file napoletane è ancora tutto da colmare (ci proveranno con Gabbiadini e con il neoacquisto polacco Milik che non sono la stessa cosa). Resta da vedere che ne sarà dell’assalto del presidente De Laurentis al centravanti dell’Inter Mauro Icardi, guarda caso un altro argentino, per il quale sono stati offerti sino a 70 milioni di euro.
E a proposito di Inter si apre anche il capitolo Milan in quanto entrambe le società in questa estate di grandi eventi sportivi (non dimentichiamo gli Europei in Francia conclusisi con la vittoria a sorpresa del Portogallo anche senza Ronaldo a spese dei padroni di casa) sono diventate di proprietà di grandi magnati cinesi. Da sottolineare il particolare che per il Milan si è trattato di un vero e proprio passaggio storico dopo trent’anni esatti di presidenza di Silvio Berlusconi con annessi trofei vinti a tutti i livelli. La telenovela nerazzurra ha fatto registrare dal canto suo anche il clamoroso cambio di panchina con le dimissioni di Mancini e il subentro dell’olandese De Boer.
Sembre parlando di panchine anche il Milan ha cambiato di nuovo allenatore: dopo aver illuso Brocchi ha ingaggiato Montella che ha lasciato la Sampdoria affidata a Giampaolo che bene aveva fatto con l’Empoli che si è affidato a Martusciello mister cresciuto in casa.
Cambio di panchina anche sulla sponda genoana dove al posto di Gasperini approdato all’Atalanta (dove Reia aveva lasciato) è arrivato Juric fresco di promozione con il Crotone, affidato ora all’esordiente Nicola. Nuovo anche il mister dell’Udinese Jachini mentre il Palermo ha confermato Ballardini che nella scorsa stagione era stato esonerato più volte dal vulcanico e imprevedibile presidente Zamparini. Anche la Lazio alla fine ha confermato Simone Inzaghi dopo la farsa dell’ingaggio del guru argentino Bielsa.
Resta ora da vedere quante di queste panchine non incominceranno a traballare non appena arriveranno i primi risultati negativi
Il gran carrozzone del campionato insomma si rimette in moto con tutte le sue magagne ma soprattutto con quel gran circuito mediatico e milionario televisivo e non che non si sa bene fin quando potrà durare. Il rischio che il mitico pallone nazionale scoppi o si sgonfi non è un’eventualità da fantascienza in un mondo dove ormai le certezze sono sempre meno in ogni campo.