di Daniela Zanuso
Spalti gremiti, risate e applausi anche a scena aperta per una spassosissima rivisitazione della più famosa storia di due innamorati. Lo spettacolo “Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella” , con regia di Leo Muscato, è andato in scena lo scorso fine settimana al Teatro Manzoni di Monza.
I due comici milanesi Ale e Franz, divenuti ‘cult’ grazie al successo televisivo ottenuto prima con Zelig poi con l’originale format di Buona la prima, e che hanno già festeggiato le nozze d’argento, si sono cimentati in una prova teatrale che poteva essere decisamente rischiosa: raccontare la celebre tragedia in chiave comica.
All’inizio il pubblico è subito informato circa la natura dello spettacolo: loro sono lì per mas – sacrare il testo shakespeariano. Nonostante la premessa, lo spettacolo resta fedelissimo al testo originale e gli attori girovaghi, come da tradizione, rispettano anche lo stile teatrale del tempo dove attori di genere maschile interpretano ruoli femminili.
Ale, che interpreta una Giulietta ingenua e tenerissima, appare in leggerissimo tutù bianco, senza trucco né parrucca e svolazza goffamente sul palco. Nonostante la decisa comicità dell’insieme, riesce a regalare al pubblico un’interpretazione di grande intensità e freschezza. Franz , nei panni di un Romeo infervorato e con l’alitosi, accompagna la sua recitazione con una gestualità esagerata che da sempre lo contraddistingue, suscitando incessanti risate.
Il duo è affiancato da una compagnia di talentuosi attori tra i quali Eugenio Allegri e Paolo Graziosi. Sulla scena gli attori appaiono goffi e impacciati, si rubano le battute, fanno gaffe, improvvisano, creano malintesi e doppi sensi, in un intelligente gioco in cui lo spettacolo non perde mai di ritmo.
Tra il primo e il secondo atto, lo spettacolo passa dalla leggerezza della comicità alla tragedia senza perdere di magia.
Anche la scenografia, ridotta all’essenziale e fatta di tende, barili, corde e cartelli stradali, contribuisce a creare atmosfere in cui umorismo e poesia si fondono in un piacevole risultato. In fondo basta un palloncino per creare la luna e un lenzuolo per immaginare un balcone.
Meritatissimi gli applausi non solo all’impeccabile duo, ma anche alla compagnia di attori e al bravissimo Roberto Zanini, che accompagna con musica e canto le quasi due ore di spettacolo. Tutti hanno saputo deliziare il pubblico con intelligenza ed ironia e offrire momenti di puro divertimento senza mai tradire la poesia e nulla togliere alla bellezza del testo originale.
29 gennaio 2020