L’aggravarsi di situazioni in cui i diritti umani vengono gravemente violati continua a spingere migliaia di persone a scappare dal proprio Paese d’origine. Si fugge dalla guerra, ma anche dalle diseguaglianze economiche, dalla privazione di beni primari come acqua e cibo, dal land grabbing (ovvero l’accaparramento delle terre che vengono
vendute ad aziende o governi di altri Paesi – senza il consenso di chi le abita – per coltivare e produrre il proprio cibo), dai disastri ambientali.
Il 2014 si è chiuso con 33 guerre in corso, 13 situazioni di crisi, 16 missioni Onu attive. Nel 2015 nessuno di questi scenari è cambiato.
Lo scorso anno sono stati 59,5 milioni i migranti forzati, 8 milioni in più rispetto all’anno precedente. Si tratta del più alto incremento registrato dalla Seconda Guerra Mondiale. I Paesi in via di sviluppo sono quelli che accolgono la più alta percentuale di rifugiati: l’86%. L’Europa ne accoglie meno del 10%, l’Italia il 3%.
Nei primi sei mesi del 2015 in Europa le domande di asilo sono state 422.860. L’Italia è il terzo Paese della UE a ricevere il maggior numero di richieste di protezione internazionale e quello che ha registrato il maggiore incremento rispetto all’anno precedente (+ 142,8%).
Sul territorio di Monza e Brianza il progetto di accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale è governato dalla RTI Bonvena, composta da Consorzio Comunità Brianza e CS&L – i due i principali consorzi di cooperative del territorio – che hanno aggregato numerose altre organizzazioni (cooperative socie, associazioni, enti ecclesiastici) vincendo la gara pubblica per la gestione dei servizi di Accoglienza Rifugiati.
La rete lavora su mandato della Prefettura di Monza e Brianza, a cui ha proposto un progetto che è stato in seguito condiviso con le istituzioni locali con cui la rete collabora attivamente. Ha iniziato il suo intervento il 21 marzo 2014: il primo bando richiedeva l’accoglienza di 90 persone. Oggi la rete gestisce l’accoglienza di 660 richiedenti protezione internazionale (dati aggiornati a novembre 2015).
RTI Bonvena gestisce l’accoglienza di migranti provenienti da oltre 20 nazioni. Le più numerose sono Nigeria (154), Mali (105), Gambia (77), seguite da Bangladesh (74), Senegal (71), Pakistan (62) e Costa D’Avorio (50). Solo una piccola percentuale è rappresentata da Afghanistan (6), Sudan (3), Camerun (3). Per quanto riguarda il genere si conferma quasi esclusivo quello maschile: 644 uomini e solo 16 donne, provenienti prevalentemente dalla Nigeria (13).
Le strutture che ospitano cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sul territorio sono in totale 85, distribuite su 35 Comuni. Negli ultimi cinque mesi sono stati 12 i nuovi Comuni che hanno aderito alla rete di accoglienza e anche il numero delle strutture è aumentato sensibilmente, passando da 51 a 85.
Per gestire in maniera efficiente i flussi, da aprile a oggi in Brianza sono stati aperti un nuovo hub e una nuova struttura comunitaria: l’hub di Agrate Brianza a luglio (gestito dalla Croce Rossa Italiana) e la struttura di Limbiate, che si sono aggiunti all’hub di via Spallanzani a Monza e alle strutture di Lissone e Carnate.
La rete di accoglienza diffusa sul territorio è un modello innovativo. La sinergia sancita dalla creazione di una associazione temporanea di impresa tra i due consorzi, insieme alla collaborazione con gli altri oltre 20 enti, rappresenta una rivoluzione dal punto di vista gestionale, garantendo un unico interlocutore.
Questa collaborazione ha permesso anche la nascita il Fondo di Solidarietà Hope. Il fondo – che è stato istituito e viene alimentato, per scelta, dalle realtà parte di Bonvena – mette a disposizione delle risorse per promuovere azioni che non sono richieste dal bando ministeriale, ma che sono fondamentali per dare una opportunità seria di integrazione: per offrire borse lavoro, occasioni di tirocinio, sostegno a progetti individuali sia nel proprio Paese che nel nostro.
Questi sono alcuni dei dati presentati all’interno di “Il futuro della nostra Terra”, il terzo report diffuso da RTI Bonvena e presentato lo scorso 28 novembre ad Agrate Brianza, in occasione del seminario che ha coinvolto sindaci, amministratori locali, consiglieri comunali e regionali, insieme ai vari attori impegnati sul fronte dell’accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale sul territorio di Monza e Brianza.
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