Sacra famiglia in blu

di Eleonora Duranti

Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Martyr Patricio Clito Ruíz y Picasso, passato alla Storia più semplicemente come Pablo Picasso, tra il 1901 e il 1905 dà avvio a quello che verrà poi chiamato il suo “periodo blu”. Toccato nel profondo dal suicidio dell’amico Carlos Casagemas, il più grande artista del Novecento opta adesso solo per i colori freddi della malinconia, della desolazione e della resa. Così, ispirandosi a una famiglia di poveri in riva al mare, modernizza il dramma della Sacra Famiglia e ne fa un dramma muto, in cui parlano soltanto i tre elementi primigeni: terra (la spiaggia), acqua (il mare) e aria (il cielo).

Ci sono tre figure sulla spiaggia.

Si stagliano contro l’orizzonte con la medesima compostezza di alcune sagome giottesche…

Sarà per questo che hanno catturato la mia attenzione.

Hanno freddo.

L’uomo si piega su se stesso per ritrovare un po’ di calore e la donna si stringe in un mantello leggero.

È una bella donna…

Dai lunghi capelli neri, intrecciati in una crocchia, e dal profilo austero, tipico delle mujeres di Spagna. Immagino sia una ballerina… Di flamenco forse… Il suo orecchino potrebbe supportare la mia teoria… Il suo sguardo, invece, è assorto ed è rivolto verso il basso. Non al ragazzino.

Povero ragazzino…

Sta tremando come un passero alla prima neve e, invano, cerca riparo all’ombra del padre. O di quello che io, nella mia ignoranza, definisco tale.

Tutti e tre hanno i piedi scalzi.

Certo, sono sulla spiaggia…

Eppure, non portano le scarpe non perché amano sentire i granelli di sabbia tra le dita, come me, ma perché non le hanno.

Quei tre non hanno niente… Se non la loro dignità.

Già…

Malgrado la loro miseria, non hanno perso l’umanità né, mi auguro, la speranza.

Sono immobili, somigliano a statue, e sono in silenzio.

Anche se, qualcosa da dire, la avrebbero.

Per esempio, non gli dispiacerebbe se il mondo si accorgesse di loro e li sgravasse di angosce e patimenti, liberandoli dalla maledizione…

Vorrebbero urlare, gridare, dimenarsi magari…

Ma non lo fanno.

Non fanno nulla.

Forse per non irritare il mare.

Lui, in effetti, sembra avere molte più cose da dire. E molto meno freddo.

Pablo Picasso, Poveri in riva al mare (o Tragedia), 1903. Olio su tavola, 105,3×69 cm. Washington, National Gallery of Art.

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