di Enzo Biffi
Santiago è vecchio, ha le rughe che raccontano il tempo di una vita, lotta due giorni e tre notti col pesce enorme che lo trascina in giro per il mare e che, pur soccombendo, non lascerà al suo carnefice la soddisfazione di averlo.
Santiago è una bella storia, metafora del tempo, della lotta e dell’orgoglio, del coraggio, del senso della sconfitta e della morale. Bene!
Santiago non esiste, non è mai esistito se non nell’immaginario di Hemingway condiviso poi con milioni di lettori nel mondo che insieme a lui hanno pensato, sofferto, sperato.
Yasmine ha undici anni e quindi non ha rughe visibili ma il suo vivere maledetto le ha già rugato l’anima come la corteccia di un’acacia. Ha visto il mare inghiottirsi un fratello e decine di altre vite maledette quanto la sua, quanto quel mare.
Per tre assurdi giorni e tre terribili notti, più del pesce di Santiago, più della fantasia di Hemingway, ha lottato aggrappata a due camere d’aria contro il mare nero, la paura nera, il freddo nero.
Non voglio sforzarmi ad immaginare i minuti, le ore e i pensieri aggrappati a quelle camere d’aria, non cerco immedesimazione né comprensione: certe storie hanno il peso specifico del dolore assoluto, sono la somma delle ingiustizie del mondo, le icone della disperazione.
Penso invece al potere empatico che può avere la letteratura e, per contro, all’anestesia morale, alla narcosi emozionale in cui siamo immersi e che ci isola dalla realtà.
Yasmine esiste, sta in mezzo a noi ma non la vediamo se non per il tempo minimo di una notizia fra le tante.
Esiste la sua vita coi suoi familiari, la sua casa mai avuta e i suoi giochi negati. Esiste la sua spaventosa esperienza di breve vita, di incubo ma anche di incredibile resistenza, di inimmaginabile attaccamento a quella vita più forte della cattiveria di tutto il mondo.
Questa, dunque è una bella storia non solo per il lieto fine ma, soprattutto perché urla in faccia al mondo che la volontà personale unita ad una mano tesa possono cambiare il corso di ogni destino. Fra mille immagini tragiche, questo specchio di mare oggi ce ne consegna una di speranza.
Santiago di tutto il mondo dove siete? Mollate la lenza e salvate i pesci, salvate tutte le Yasmine …salvate la nostra umanità.