Serata Ucid con Paolo Nusiner

di Daniela Zanuso

Mercoledì 29 gennaio abbiamo avuto il piacere di conoscere Paolo Nusiner durante la cena conviviale che la sezione monzese di Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) organizza periodicamente con personalità del mondo economico, della cultura, dello spettacolo. Introdotto dal presidente di Ucid Monza Aldo Fumagalli, Paolo Nusiner, nell’accogliente sala del ristorante Canonica di Fossati , ci ha parlato delle sue esperienze professionali prima in Italcementi, poi la sfida al quotidiano ‘Avvenire’ e attualmente come direttore dell’Università Cattolica di Milano.

Tema della serata una frase di Papa Francesco: “I fedeli laici non sono ospiti nella chiesa, ma sono a casa loro“.
 
Nusiner basandosi su un’indagine dell’Università cattolica, ci ha parlato dei trend che stanno caratterizzando il futuro sviluppo della nostra società. Inevitabile non toccare i temi del preoccupante calo demografico, delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, e dei cambiamenti climatici.
Paolo Nusiner in un momento della serata
 
“Il grave deficit di valori- ha sottolineato Nusiner –  che caratterizza la nostra società individualista rischia di compromettere la tenuta economica e sociale. Da una recente indagine risulta che i giovani mettono il lavoro al 5’ posto nella loro classifica delle cose più importanti. È un dato preoccupante, soprattutto se consideriamo che è proprio attraverso il lavoro che un giovane può costruire il suo futuro”.
 
L’invito ai cattolici è quello di richiamare ai valori cristiani ma, soprattutto, darne testimonianza. E’ una sfida e una responsabilità alla quale sono chiamarti anche i laici, così come lo stesso Papa Francesco invita a fare. Tra gli ambiti sui quali lavorare con particolare attenzione, Paolo Nusiner indica l’educazione e formazione, la salute, la comunicazione.
 
E racconta le sue esperienze personali come direttore del Gemelli di Isola Tiberina, oggi fiore all’occhiello della sanità cattolica, ma anche la sua esperienza alla Santa sede dove è stato necessario ripensare ad un nuovo ed organico sistema di comunicazione. E ci racconta il percorso ad ostacoli per costituire un dicastero che riunisse le 9 centenarie istituzioni che si occupavano di comunicazione in Vaticano.
 
È un invito a dare il proprio contributo di impegno e di professionalità  per camminare, cattolici e laici, insieme nella chiesa.
 
Monza, 3 febbraio 25
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