La sentenza desta grande stupore. Sappiamo che un custode è stato giudicato colpevole di un disastro ambientale di dimensioni enormi ma non sappiamo perché. Aspettiamo quindi di conoscere le motivazioni e comunque auspichiamo un ricorso in appello. Il fatto poi che il risarcimento milionario non sarà di fatto comunque esigibile dal soggetto condannato ci lascia delusi e amareggiati, perché ancora una volta i danni sono pagati da tutti i cittadini. Anche questo caso dimostra come controlli su attività così pericolose dal punto di vista ambientale non possano essere così tenui e comunque non possono essere lasciati sulle sole spalle dei comuni.
Lo dichiara il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, commentando la sentenza di primo grado che ha condannato Giorgio Crespi e assolto i titolari della Lombarda Petroli, azienda da cui nel 2010 fuoriuscirono tonnellate di idrocarburi che inquinarono il Lambro e il Po. Il comune di Monza si è costituito parte civile nel procedimento.
ufficio stampa Comune di Monza