di Fabrizio Annaro
Solo è il coraggio! E’ ultimo libro di Roberto Saviano. Un romanzo storico, una storia che ci riguarda. Fatti di cronaca, articoli di giornale, video interviste, testimonianze di chi lo ha conosciuto, sono i tasselli di un mosaico messo insieme da Saviano che racconta la vita di Giovanni Falcone.
Un tratto di storia d’Italia, terribile ed inquietante, raccontata attraverso la vita di uno dei protagonisti nella lotta alle mafie. Un’operazione letteraria decisamente interessante, non nuova nel panorama degli scrittori, ma sicuramente una scelta culturalmente coraggiosa.
Se torniamo indietro nella storia della letteratura incontriamo nomi della portata di Alessandro Manzoni con i Promessi Sposi, primo romanzo storico ispirato da storie vere. Il re del teatro, William Shakespeare, ha “scavato” nella Storia sino a rappresentare la congiura contro Giulio Cesare, piuttosto che la storia d’amore per eccellenza di Romeo e Giulietta.
Saviano, attingendo da numerose fonti, ricostruisce quegli anni e quegli avvenimenti, ma s’immagina anche i dialoghi di Falcone con la moglie Francesca Morvillo, oppure le cene con gli amici e gli scambi di vedute con i colleghi togati , primo fra tutti il grande amico Paolo Borsellino.
Il romanzo riprende le tappe della vita di Falcone: da Trapani a Palermo, dal maxiprocesso al palazzo dei veleni sino alla collaborazione a Roma con il ministro Claudio Martelli.
Una vita dedita al lavoro, quella di Falcone, che ammette l’amore per una donna ma che sceglie di evitare di dare alla luce dei figli, perché il destino di un giudice che combatte la mafia è un destino incerto, forse già prestabilito.
Ed è questo il coraggio che accompagna la vita di Falcone: la consapevolezza di essere un bersaglio e allo stesso tempo di non lasciare che la paura prenda il sopravvento.