Con un “Colpo di pistola” è stato inaugurato il tour estivo dei Subsonica, ieri sera, all’Autodromo Nazionale di Monza. Un vero e proprio spettacolo che ha emozionato e coinvolto tutti. A cominciare dalle ore 20, il palco del Brianza Rock Festival è stato riscaldato dai giovanissimi Mr.Kite che hanno saputo dimostrare il loro sound, seguiti da Jack Jaselli, il quale si è dilettato nella splendida esibizione di “Closer“, brano dei Nine Inch Nails, e dallo scatenato Bugo. BRF che successivamente si è acceso al ritmo incalzante della musica elettronica e si è trasformato in un’unica grande danza, sotto gli occhi del gruppo torinese, i Subsonica. Ritrovati in splendida forma, sul palco sembrano divertirsi: Samuel si ferma a osservare lo spettacolo che divaga tra il pubblico, Max entusiasta e lanciato come non mai, strimpella la sua chitarra. I primi brani sono un excursus tra quelli del nuovo album, da cui prende nome anche il tour: “Attacca il panico” e “Lazzaro“, fino a quando non vengono evocate le note di “Disco Labirinto“. E mentre tra il pubblico divaga l’entusiasmo, sul palco fa capolino Morgan: una disco labirinto così, non si sentiva da anni. Gli spettatori pendono dal ritmo e dalla voglia di cantare e di ballare, e non ha importanza se Samuel si concede di cambiare le parole o di dimenticarsele, o se Ninja sbaglia intro. No, i Subsonica riescono a rompere quel divario che esiste tra palco e parterre, facendo nascere emozioni intense come quando il cantante si ferma e lascia il microfono agli spettatori. Boosta si dimostra abile ballerino, sui tasti rossi e neri delle tastiere, Vicio impassibile come sempre, ma che si lascia andare quando c’è da rimproverare scherzosamente Ninja. Nel corso del concerto, sono poi seguiti brani storici come “Strade“, “Benzina“, “Nuova Ossessione“, “Liberi Tutti“, e brani più nuovi come “Specchio“, “I Cerchi degli Alberi“, “Una nave in una foresta” e la dolcissima “Di Domenica“, cantata poco prima dello scoccare della mezzanotte. Lo spettacolo si è concluso riproponendo un pezzo classico “Tutti i miei sbagli“, una versione più acustica rispetto a quella conosciuta, caratterizzante la conclusione di ogni concerto di “Una nave in una foresta” tour. Ieri sera è stato uno di quei concerti vissuti, dal quale torni a casa con qualche livido in più, ma con delle emozioni che non fanno altro che farti trepidare dal desiderio di assaporarne un altro, al più presto.
Chiara De Carli
Fotografie di Anna Laviosa