L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) ha dichiarato oggi che l’intensificarsi dei combattimenti in Sud Sudan sta esponendo i civili a una violenza diffusa e sta limitando fortemente l’arrivo degli aiuti necessari.
Il forte aumento di violenza negli stati di Unity, Jonglei e dell’Upper Nile ha portato alla sospensione dei servizi medici, la distruzione delle strutture sanitarie e l’evacuazione del personale medico.
“L’escalation dei combattimenti ha esposto alla violenza le persone nelle aree di conflitto lasciandole senza sufficiente assistenza medica e umanitaria”, ha dichiarato Paul Critchley, capo missione di MSF in Sud Sudan. “Tutte le parti in conflitto devono rispettare i civili e le strutture sanitarie al fine di evitare maggiori sofferenze inutili.”
A Malakal, MSF sta inoltre curando le persone ferite nei recenti combattimenti, anche se la scorsa settimana gli scontri hanno impedito la fornitura di assistenza medica a circa 30.000 persone che vivono nell’area dei campi della “Protezione dei Civili”, dove sono arrivati in moltissimi. La situazione instabile continua ad impedire alle équipe di entrare nella città stessa di Malakal, dove hanno avuto luogo la maggior parte dei combattimenti.
Molte persone hanno raccontato a MSF la violenza da cui stavano scappando: interi villaggi rasi al suolo; famiglie separate; attentati e omicidi; l’abbandono dei feriti, e la violenza sessuale contro donne e bambini. MSF ha curato una donna incinta che è arrivata con un grave infortunio alla gamba dovuta a una mina esplosa. Non aveva ricevuto nessun tipo di assistenza medica per nove giorni.
MSF è una delle più grandi organizzazioni che fornisce servizi sanitari e aiuto umanitario in Sud Sudan con più di 3.500 operatori in tutto il paese. Ha progetti anche in Etiopia e Uganda a sostegno dei rifugiati dal Sud Sudan. Allo stato attuale, MSF gestisce progetti in sei dei dieci stati del Sud Sudan, tra cui in Unity, Upper Nile e Jonglei, dove il conflitto ha particolarmente colpito la popolazione. MSF gestisce anche le attività nell’area amministrativa di Abyei. Le équipe stanno rispondendo alle varie esigenze di salute con attività di chirurgia, ostetricia, lotta alla e al kala azar, vaccinazioni contro le malattie prevenibili e malnutrizione.