Teatro Manzoni: una stagione coraggiosa

di Daniela Zanuso

In un teatro gremito e rinnovato nei camerini, nella pavimentazione della sala e nelle poltrone della platea (a quelle della balconata e galleria si provvederà il prossimo anno), sabato 12 ottobre,  si è tenuta la serata di presentazione della Stagione 2024/2025 del Teatro Manzoni di Monza.

Una stagione coraggiosa, che propone un teatro di grande qualità che vede premiati gli sforzi del team dell’Azienda speciale Scuola Borsa, della Direttrice artistica Paola Pedrazzini e del Comune e proietta Monza come città che promuove cultura.

“Nelle sue diverse declinazioni e affascinanti rielaborazioni il Mito è una costante di questa nuova Stagione Teatrale 2024/2025 – dichiara la Direttrice artistica Paola Pedrazzini – che non vedo l’ora di condividere con la comunità del Teatro Manzoni e che spero potrà essere accolta con lo stesso entusiasmo che mi ha accompagnato nel progettarla”.

La meravigliosa definizione di Sallustio del Mito «Queste storie non avvennero mai, ma sono sempre» è anche nell’epigrafe de Le Nozze di Cadmo e Armonia di Roberto Calasso a cui Marco Baliani dedica il suo monologo ispirato al mondo mitico. Scava nelle profondità del mythos greco e dell’animo umano la sapiente narrazione di Stefano Massini e si specchia nei miti più antichi della poesia occidentale Iliade il gioco degli dei con Alessio Boni.

Un momento della presentazione della nuova stagione, da sx: Barbara Ongaro CDA Scuola Borsa, Paola Pedrazzini, Direttrice artistica Teatro Manzoni, Arianna Bettin assessora cultura, parco e università

Arturo Cirillo si confronta invece con un mito dell’età moderna, Don Giovanni, mescolando codici diversi (Molière, Da Ponte, Mozart) così come Baliani e Pennacchi uniscono più stilemi nel loro Arlecchino? restituendoci lo spirito più profondo di una maschera “archetipica” della commedia dell’arte, dopo averla “tradita”, ispirati da W. Benjamin: «in ogni epoca bisogna lottare per strappare la tradizione al conformismo che cerca di sopraffarla».

Massima senz’altro condivisa da Leonardo Lidi che, nelle note di regia enuncia quasi un manifesto poetico: «Che grande Čechov! Che bello Il Giardino dei Ciliegi! Che non si può incasellare, che non può essere fatto in nessun modo se non in quello che necessita di un credo radicale nell’atto creativo».

Il mito greco, la commedia dell’arte, Molière, Goldoni, Cechov, Gogol (con il capolavoro del teatro russo L’Ispettore generale) e in questo viaggio tra i giganti della storia del teatro occidentale non poteva mancare Shakespeare con Re Lear.

L’intera stagione teatrale è poi percorsa da un’importante “linea al femminile”, a partire da Svelarsi, evento in cui « il corpo risuona con quello nudo, in scena», per sole donne, non per un desiderio di esclusione degli uomini, ma per la volontà di scrollarsi di dosso «un tipo di sguardo frutto della società fondata sulla supremazia maschile».

Boston Marriage di Mamet ci mette a confronto con il tema dell’omosessualità femminile in uno spettacolo raffinato e ironico, con una grande prova delle attrici a partire dalla Paiato. Grazie a Il tango delle capinere incontriamo il Teatro unico e originalissimo di Emma Dante, una delle artiste più interessanti della scena contemporanea, come l’autrice e performer Marta Cuscunà che, dopo il successo de La semplicità ingannata, torna a Monza con una piccola personale che include la sua ultima produzione Corvidae. Sguardi di specie ed E’ bello viveri liberi sulla biografia di una partigiana e parte della trilogia Resistenze femminili.

«Compito di un artista è anche quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando gli strumenti dell’arte» diceva De André (di cui ospiteremo Buona novella con Neri Marcoré) e nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione, presenteremo – oltre al reading con Benedetta Tobagi- Ausmerzen, vite indegne di essere vissute, testo di Marco Paolini che Renato Sarti adatta e porta in scena insieme all’attrice disabile Barbara Apuzzo, rinnovando l’emozione del teatro civile che ci aveva commosso con Muri. Prima e dopo Basaglia con Giulia Lazzarini. Ci vediamo a Teatro!

Per info su abbonamenti biglietti e per scaricare il libretto della stagione

 

 

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