Terremoto: come continuare ad aiutare

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di Francesca Radaelli

Il 24 agosto la prima terribile scossa, quasi 300 morti. Tra le ultime, quelle di fine ottobre  che hanno distrutto la Basilica di San Benedetto a Norcia. Il terremoto che ha messo in ginocchio il Centro Italia ha colpito in realtà, attraverso le immagini viste in Tv e sul web tutto quanto il nostro Paese. E sin da subito è stata avviata la macchina della solidarietà, che continua a girare anche a tre mesi dalle prime scosse e che offre a tutti gli italiani l’opportunità di dare un aiuto concreto. Mentre il Natale si avvicina, le occasioni per continuare a sostenere i territori colpiti non mancano.

All’indomani delle prime scosse è subito partita la campagna di raccolta fondi promossa da Il Corriere della sera e TG La7, che si chiama ‘Un aiuto subito’ e viene da lontano. La collaborazione tra le due testate giornalistiche è nata  infatti nel 1997, subito dopo il terremoto che quell’anno colpì Umbria e Marche e da allora è costantemente attiva in occasione di gravi vicende che colpiscono persone e territori e che sollecitano la solidarietà della popolazione. In occasione del terremoto che ha colpito Amatrice anche l’operatore telefonico TIM si è unito all’iniziativa, tramite la sua piattaforma di crowdfunding WithYouWeDo, per fornire uno strumento nuovo, semplice, veloce e sicuro, consentendo così le donazioni anche tramite carta di credito.

Tra i progetti a cui saranno destinati fondi raccolti tramite le donazioni ci sono una mensa scolastica e cittadina e un villaggio del cibo che saranno progettati ad Amatrice dall’architetto Stefano Boeri, e la costruzione di una scuola ad Arquata del Tronto, che è già stata realizzata e inaugurata, lo scorso 29 novembre. Tutte le informazioni sugli altri progetti e su come donare a questo indirizzo: https://www.unaiutosubito.org/it/terremotocentroitalia2016/sections/1.

In prima linea sin da subito, e sul campo, anche la Protezione civile, che ha recentemente comunicato che in seguito alle nuove forti scosse del 26 e 30 ottobre, d’intesa con gli operatori di telefonia fissa e mobile, ha attivato nuovamente la raccolta fondi attraverso il numero solidale 45500, attraverso il quale sono stati finora raccolti 4.019.082,00 euro, a cui si sommano 5.204.278,25 raccolti attraverso il conto corrente aperto nei giorni successivi al sisma del 24 agosto.

E sono tantissime le associazioni e gli enti che hanno avviato ulteriori iniziative di raccolta fondi per aiutare a ripartire i Paesi colpiti dal sisma. Per esempio Caritas italiana, che dopo aver trasferito alle diocesi maggiormente colpite dal sisma il milione di euro messo a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana per i primi interventi in emergenza, sta promuovendo raccolte fondi nelle diverse diocesi e sono già partiti i gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas del territorio. Quelle della delegazione lombarda hanno ricevuto mandato di gemellarsi con le frazioni attorno ad Amatrice: 30 piccoli borghi sparsi sui monti, lungo la faglia sorgente del sisma.

Per questi interventi i fedeli ambrosiani hanno già donato, grazie alla prima raccolta fondi, 2.567.313 euro, di cui 1.213.313 raccolti dalle parrocchie grazie alla colletta nazionale della Cei promossa dalle Diocesi di Milano e 1.354.000 da Caritas Ambrosiana. Il primo intervento realizzato è stato l’allestimento a Rieti della tenda magazzino e della centrale operativa per lo smistamento degli aiuti. A questo indirizzo tutte le informazioni per sostenere i progetti di Caritas Ambrosiana nelle zone del terremoto: http://donazioni.caritasambrosiana.it/donazioni/Terremoto-Centro-Italia-341.asp

E’ possibile inoltre sostenere i progetti di Croce Rossa Italiana, attivatasi tempestivamente sul posto e che continua ad operare con oltre 400 volontari e operatori presenti quotidianamente sul campo con decine di veicoli e mezzi speciali. Questo l’indirizzo per donare: https://www.cri.it/terremoto-centro-italia.

Per il bellissimo oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua, poco lontano da Arquata del Tronto, fortemente danneggiato dal terremoto, si è mobilitato il Fondo per l’ambiente italiano, come annunciato dal  presidente Andrea Carandini che il giorno dopo le scosse del terribile 24 agosto ha sottolineato: “Il FAI si mobilita per Arquata del Tronto e partecipa al dramma della popolazione colpita dal terremoto con un restauro che vuole essere un piccolo passo per il recupero dell’identità perduta del borgo certo di interpretare il sentire commossi di tutti gli italiani”. Questo il sito da cui è possibile sostenere il progetto: http://www.fondoambiente.it/landing/faiperilterremoto/

E per far ripartire l’economia e le attività produttive delle realtà colpite una bella idea è anche quella di acquistare in vista delle feste cesti natalizi con qualcuna delle tipicità alimentari del Centro Italia. Per esempio attraverso i siti e-commerce delle aziende locali, che si stanno organizzando per promuovere al meglio questa possibilità. Ma anche attraverso progetti a sostegno dell’economia locale come quello promosso da Altromercato, con Legambiente, Libera, Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Federparchi, Alce Nero e Symbola.

Si intitola “La rinascita ha il cuore giovane” e si propone di coinvolgere il mondo delle cooperative, dell’agricoltura, delle imprese e del Commercio Equo e Solidale e istituire un fondo per sostenere e promuovere coloro che devono fare ripartire le proprie attività economiche o vogliono reagire al dramma del terremoto investendo su nuove iniziative d’impresa nelle aree colpite. Qui le informazioni per sostenere il progetto: http://www.altromercato.it/it_it/la-rinascita-ha-il-cuore-giovane/

E ci sono tante altre iniziative portate avanti in tutta Italia da enti e associazioni. Mentre ad Amatrice si sono accesi gli alberi di Natale donati dalla Regione Lazio e ‘illuminati’ da Edison, la macchina della solidarietà non si ferma. In fondo, tutti quanti abbiamo la possibilità di esserci, sotto quegli alberi di Natale.

Francesca Radaelli

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