A Monza “TRANSVANTGARBAGE”, Terre dei Fuochi e di Nessuno

 
La Villa Reale di Monza, splendido palazzo neoclassico realizzato dagli Asburgo nel XVIII secolo, ospiterà in anteprima nazionaledal 28 settembre, la mostra Transvantgarbage, Terre dei Fuochi e di Nessuno  firmata Marisa Laurito. L’esposizione, che apre la stagione delle arti visive della Reggia di Monza, è prodotta da Socialmovie di Armando Fusco

che ha anche realizzato il docufilm “Il Segreto di Pulcinella” per la regia di Mary Griffo, nel quale Marisa Laurito interpreta Mara, la moglie del pentito di mafia Carmine Schiavone.
Transvantgarbage, Terre dei Fuochi e di Nessuno è un progetto di forte denuncia sociale che incrimina un sistema economico dove, in nome del profitto a tutti i costi, si produce inquinamento e morte.
La mostra ha come scopo la divulgazione del problema, il risveglio delle coscienze e la denuncia dell’insulto ambientale che lede il diritto dei cittadini alla salute e alla vita. “Non so quanto io possa essere brava come artista, ma il mio intento principale, la cosa che mi spinge più di tutto a fare questa mostra è quella di smuovere delle coscienze – afferma Marisa Laurito  – Ho fatto un viaggio in queste terre degli orrori prendendomi anche mali, allergie. E ci sono solo passata, pensiamo a quelli che sono costretti a viverci perché non hanno alternative”. Un lungo viaggio attraverso un’Italia devastata: “Su 20 regioni, 19 sono coinvolte e sconvolte da rifiuti altamente pericolosi di ogni tipo, nucleari, industriali, chimici. Si salva solo la Valle d’Aosta”.
 
La mostra, che gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività CulturaliRegione Lombardia e Comune di Monza, assume particolare importanza proprio per il luogo in cui viene presentata: la Reggia di Monza, sede non solo di grande e rilevante importanza storica e culturale, ma anche polmone verde della Lombardia.
 
In questo progetto di impegno profondo e intenso, Marisa Laurito ha coinvolto noti personaggi tra cui Piera Degli Esposti, Rosalinda Celentano, Renzo Arbore, Dacia Maraini… “credo che oggi l’essere famosi implichi responsabilità ben precise e, in questo caso, ho chiesto a tanti amici di usare la propria immagine per denunciare quanto sta accadendo sotto i nostri piedi e fare in modo che, con l’aiuto di tutti e il contributo di ciascuno di noi, si possano smuovere le coscienze di chi ci governa ed anche della gente, che deve far sentire sempre più forte la propria voce e ribellarsi a una gestione suicida del nostro ambiente”.
 
Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso 22 scatti fotografici e alcune istallazioni, con cui la celebre artista, nota per la sua poliedricità, mescola silicone, colori, tessuti e materiali vari, dando vita a oggetti-opere che generano e racchiudono un mondo variopinto che è al contempo motivo di evasione, distrazione, ma anche e, soprattutto, riflessione. Non è, in effetti, casuale la scelta del silicone, materiale che riconduce al concetto di ritocco estetico nell’era della chirurgia plastica.  
 
I 22 scatti confluiscono in un catalogo artistico, un articolato progetto editoriale nel quale le opere sono corredate dall’autorevole analisi di un critico e storico dell’arte di fama internazionale. Il catalogo presenta anche il contributo di un autorevole giornalista, che ripercorrerà le tappe dell’evoluzione della problematica ambientale specifica di ogni regione, e una raccolta di racconti tratti da storie vere, a testimoniare il dramma di vivere, tra sofferenza e resistenza, nelle tante “Terre dei Fuochi italiane“.
 
La mostra è un cammino doloroso lungo tutta la Penisola, che porta al capezzale di un’Italia ammalata che, però, vuole ancora lottare. Ogni regione è falcidiata da almeno una “piaga”. Un discorso esteso e globale che porta gli scatti fotografici e i racconti attraverso tutte le regioni di Italia, perché l’inquinamento ne risparmia solo una su venti, la Valle D’Aosta. Aperta al pubblico gratuitamente, la mostra è una  produzione Armando Fusco per Socialmovie in collaborazione con Habitare International, con il contributo di CERmanager, Enex, Di Gennaro. Catalogo Galleria d’Arte Narciso.
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