Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge sul fine vita. I cittadini sentono l’esigenza di essere meglio informati.
Ci potrebbe essere il rischio di perdersi nelle parole. Infatti i termini come consenso informato, disposizioni anticipate di trattamento, nutrizione artificiale e sedazione profonda non sempre sono di immediata comprensione.
Per questo motivo la Cooperativa La Meridiana ha deciso di organizzare un incontro che aiuti a orientarsi nella comprensione del testo di legge.
Sarà presente il Direttore Sanitario del Centro Polifunzionale San Pietro di Monza, il Dott. Andrea Magnoni.
L’iniziativa vede il Patrocinio del Comune di Monza e la collaborazione dell’associazione Ri-circolo. L’appuntamento è mercoledì 14 marzo ore 15:30 all’Oasi San Gerardo via Gerardo dei Tintori 18 – Monza.
Tutto quello che vorreste sapere su Dat, Biotestamento, consenso informato e …
Cosa sono le “Dat”?
Sono le disposizioni anticipate di trattamento, ovvero le nostre volontà in materia di assistenza sanitaria in previsione di una futura incapacità a decidere o comunicare. La legge prevede che ogni maggiorenne indichi le preferenze sanitarie e possa nominare un fiduciario che parli e lo rappresenti col medico quando non potrà o non vorrà farlo. Le dat sono inserite nella legge che parla di consenso informato alle cure, di rifiuto all’accanimento terapeutico.
Cosa tutela la legge?
La legge tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e soprattutto alla autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato e proseguito senza il consenso libero e informato del malato. In caso di impossibilità a comunicare, la sua scelta medica verrà rappresentata dalle dat e difesa dal suo fiduciario.
Cosa si può accettare o rifiutare?
Quando si è lucidi e coscienti si è liberi di scegliere o rifiutare cure o accertamenti. Così nelle Dat, la persona può accettare di sottoporsi in futuro a qualsiasi cura, chiedere di essere assistita a oltranza oppure rifiutare qualsiasi accertamento o terapia. Può entrare nel dettaglio: non voglio essere rianimato, intubato, voglio antidolorifici, oppiacei, rianimazione meccanica. Voglio o non voglio che siano iniziati trattamenti anche se il loro risultato fosse uno stato di demenza, uno stato di incoscienza senza possibilità di recupero. Oppure restare sul vago: non voglio essere rianimato.
Idratazione e nutrizione si possono rifiutare?
Sì. Sono considerate somministrazioni su prescrizione medica di nutrienti mediante dispositivo medico, come il sondino nella pancia, e quindi terapie alle quali si può decidere di rinunciare.
Si può cambiare idea, revocare le scelte?
La revoca è sempre possibile in ogni momento e, come l’accettazione o il rifiuto delle cure, va annotata nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
Il medico è obbligato ad ubbidire al malato?
Nessun medico può violare la volontà dei malati, non è prevista a chiare lettere nella legge l’obiezione (come invece nella legge 40) ma al medico, richiamandosi il rest di legge al codice deontologico, è indirettamente riconosciuto il diritto di astenersi dall’eseguire le decisioni el paziente..
Quindi chi ha l’ultima parola?
Il paziente. Se il dottore si rifiuta per motivi personali di seguire le sue indicazioni, la struttura ospedaliera ha il dovere di trovare un sostituto che garantisca il rispetto delle volontà del malato.
Da quando si possono fare le Dat?
Da subito, le disposizioni sono immediatamente valide. In futuro verrà istituito un registro nazionale e nei prossimi mesi si potranno inserire all’interno del fascicolo medico elettronico presente in numerose regioni. Così il medico saprà subito, anche se incoscienti, se vogliamo essere rianimati o meno. Evitando così il ripetersi di drammatici casi come quello di Eluana Englaro.
Le Dat vanno scritte a mano?
Si possono scrivere a mano, a macchina o sul computer.
Si può videoregistrare?
Sì, si può anche videoregistrare.
Devono essere firmate?
Sì, devono essere sempre firmate a mano.
Davanti a chi vanno firmate?
In comune o davanti al notaio.
A chi vanno consegnate?
Nei comuni dove ci sono i registri, sono più di 180 già ora, oppure al notaio. Andrebbero consegnate anche al fiduciario che si è scelti.
I compiti del fiduciario?
Deve rappresentare le nostre volontà quando non saremo in grado di esprimerci e, nel caso di nuove invenzioni e cure, valutare se siano coerenti col nostro pensiero.
Tutti possono fare il fiduciario?
Sì, purché maggiorenni. Non ci sono limitazioni. È una scelta personale.
Valgono i testamenti fatti prima della legge nei comuni o consegnati ai notai?
Si, valgono, non c’è bisogno di rifarli.
Si può chiedere l’eutanasia?
Suicidio assistito ed eutanasia nel nostro Paese sono vietati, quindi non si possono chiedere.
Si può chiedere la sedazione profonda?
Sì, è prevista per i malati in fase terminale ai quali altre terapie antidolorifiche risultano inefficaci. È garantita dalla legge sulle cure palliative.
Cosa è previsto per i minorenni?
I minorenni non possono fare il biotestamento come le persone considerate incapaci. In questo caso il consenso informato è espresso dai genitori, dal tutore o dall’amministratore e sentito il ragazzo.
Cos’è il consenso informato
Ogni paziente ha diritto a conoscere le proprie condizioni di salute, ad essere informato su diagnosi, prognosi, benefici e rischi dei trattamenti. Il malato può nominare un fiduciario se non vuole ricevere informazioni sulla sua salute