di Alberto Pirota
Domenica 30 marzo presso la Biblioteca del Carrobiolo di Monza si è tenuta la presentazione del libro La scuola che piace. Contesti inclusivi e approcci didattici innovativi, di Luigi D’Alonzo, Elena Zanfroni, Gerolamo Spreafico e Roberta della Vecchia, edito da Mondadori Università.
Una giornata di incontro tra diverse generazioni in cui, in presenza di un vasto pubblico, si è parlato di scuola, didattica, fragilità e fiducia in sé stessi.
Protagonista della giornata, e oggetto di analisi del libro citato, è stato il Centro VÊR di Monza. VÊR è un’impresa sociale nata nel 2021 su iniziativa di Roberta Della Vecchia, a partire dalla precedente esperienza TeenTrainer, fondata dalla medesima nel 2015.

Come emerso durante la presentazione del libro, il centro VÊR non è un semplice Doposcuola. Nella casa rossa di Via Mozart vengono offerti percorsi di affiancamento personalizzati a studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria.
In presenza di tutor specializzati e professionisti, come professori universitari di pedagogia ed educatori, si trasmette agli studenti un metodo di studio e strumenti di lavoro volti al raggiungimento di un’autonomia scolastica e organizzativa.
Con la medesima attenzione, nei percorsi didattici proposti si lavora sulla vivacità relazionale e sociale degli studenti, nonché sulla scoperta di sé stessi. Negli anni di presenza sul territorio il tratto distintivo di VÊR è stato lo sviluppo di metodi operativi inediti e avanzati, indirizzati soprattutto a studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e disturbi dell’attenzione, mostrando una visione pedagogica attenta verso la singolarità di ciascunostudente. Da queste peculiarità ne è derivatala lettura scientifica dell’esperienza nel libro.

L’incontro di domenica 30 marzo, moderato da Fabrizio Annaro, giornalista e direttore de Il Dialogo di Monza, si è aperto con un intervento del Sindaco Paolo Pilotto, che in veste di professore, di frontea un’esperienza propositiva e dinamica come VÊR, ha ricordato come troppo spesso il tema dei giovani venga narrato in modo distorto, in chiave negativa, oscurando gli aspetti positivi e le capacità dei giovani.
Sono seguiti gli interventi di alcuni autori quali Gerolamo Spreafico, professore di Didattica e Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e supervisore scientifico di VÊR, Silvia Maggiolini, professoressa di Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazionedell’Università Cattolica del Sacro Cuore e ricercatrice e pedagogista del CeDisMa, Centro StudisullaMarginalità e sulla Disabilità dello stesso ateneo.

Hanno preso poi la parola Roberta Della Vecchia, fondatrice di VÊR, e alcuni suoi studenti e studentesse, che hanno esposto i loro percorsi di aiuto scolastico, conoscenza di sé stessi e crescita individuale in un contesto sociale ricco di relazioni umane.

Dal taglio specialistico e accademico, La scuola che piace è un progetto di ricerca scientifico-pedagogico sui temi della scuola di oggi, l’educazione e l’apprendimento. Andando oltre l’impianto puramente teorico, il libro comprende una rigorosa e pragmatica indagine sui percorsi didattici del centro VÊR e una serie di strumenti utili per professori ed educatori.

Oltre a Monza, il libro è stato presentato alla fiera Didacta Italia, tenutasi nel mese di marzo a Fortezza da Basso, Firenze, e all’Università Cattolica nelle sedi di Milano e Piacenza, dove i ragazzi delVÊR, affiancati dall’equipe di specialisti, hanno illustrato le componenti didattiche del metodo TeenTrainer.
