Un movimento inatteso

di Fabrizio Annaro

Un movimento inatteso  è il nuovo servizio proposto da La Meridiana e sviluppato dall’equipe di SLAncio. Il servizio è destinato alla riabilitazione di pazienti che si sono risvegliati dallo Stato Vegetativo, cioè di pazienti che hanno manifestato un risveglio minimale della coscienza.

Dal 2002 ad oggi, dapprima presso il Centro San Pietro e poi, dal 2014, presso la RSD San Pietro, sono stati ricoverati oltre 220 pazienti in Stato Vegetativo. Le cause del ricovero sono diverse: traumi encefalici, emorragie o ischemie cerebrali, encefalopatie anossiche da arresto cardiaco.

Durante questi anni di assistenza e cura degli Stati Vegetativi, ‹‹si è assistito, qui, presso il nostro Centro, – precisa Roberto Mauri, direttore della Cooperativa La Meridiana – ad un miglioramento dello stato di coscienza che ha interessato una significativa percentuale di malati: il 10% circa, una percentuale nettamente maggiore rispetto alla media indicata dagli studi scientifici inerenti all’esame generale dei casi di passaggio dallo stato vegetativo allo stato di minima coscienza.

Un movimento inatteso avrà, appunto, lo scopo di consolidare ed estendere questi miglioramenti e perciò, nell’ambito della RSD San Pietro, sarà presto attivo un nucleo operativo che offrirà una riabilitazione di tipo semi-intensiva per 10 ospiti.››

L’équipe riabilitativa del nucleo avrà il compito di accompagnare e seguire in ogni passo il paziente e i familiari ed inizialmente stilare un piano di riabilitazione individuale. Verranno sviluppate ulteriormente tecniche e terapie complementari già oggi in parte utilizzate quali Musicoteria, Pet Therapy, Shiatsu, Logopedia, realtà virtuale.

Grazie al contributo di un fondazione privata, sono stati coperti i costi del servizio che ammontano a circa 150.000,00 euro. La sperimentazione inizierà nel mese di febbraio 2017, si svolgerà a Monza presso la struttura di Progetto SLAncio di viale Elvezia, 4 ed avrà una durata triennale.

Il risveglio di Edvige

La sua storia l’ha raccontata il marito Rino. Il tutto a causa di una caduta accidentale avvenuta il 13 marzo del 2013 che ha provocato un’ emorragia celebrale. I medici dicono che non ci sono più speranze. Ma la famiglia non si arrende e dopo vari ricoveri giungono al Centro Polifunzionale  San Pietro, della Cooperativa La Meridiana. Qui a SLAncio succede qualcosa: Edvige grazie alle cure premurose, all’ambiente ospitale e accogliente, all’attenzione del personale medico e paramedico, inizia un percorso di risveglio.

Da questo momento Edvige è in grado di interagire con i familiari e il personale. Inizialmente in modo semplice, successivamente in maniera sempre più attiva. Il miglioramento è costante e progressivo. Considerato il sensibile progresso e in coerenza al protocollo di cura, Edvige, da marzo 2015, viene trasferita alla RSA sempre del Centro Polifunzionale San Pietro.

La storia di Saad

Un ragazzo marocchino  di 23 anni costretto da un incidente alla Stato Vegetativo. Dopo il ricovero al Nigurado e successivamente a Cernusco per la riabilitazione, Saad comincia una lunga peregrinazione che si conclude a Monza a Progetto. “Qui a SLAncio – affermano i familiari – ci hanno aiutato moltissimo. Ora Saad sorride, apre e chiude la mano. E’ tutto merito di questa struttura e del nostro impegno: noi ci siamo e non vogliamo mollare”

Una poltrona per ascoltare musica in 4D

E’ l’invenzione di un Avvocato, Michele Aldinio, appassionato di Fisica. Ha realizzato una poltrona che consente l’ascolto della musica e nel contempo trasmette una serie di impulsi in armonia alle note che  consente di coinvolgere anche il corpo nell’ascolto della musica. La musica si trasferisce oltre che alla mente anche al corpo. Una poltrona che potrà essere utilizzata anche a SLAncio.

“Amo la musica e amo la fisica – ha dichiarato l’Avvocato – così ho immaginato una poltrona che riproduca la musica e che sia in grado di generare diversi effetti fisici e mentali.”

 

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