di Daniela Zanuso
Quattrocentomila ettari di terra. Questa è la donazione che i multimilionari coniugi Tompkins hanno fatto al governo del Cile di Michel Bachelet. E’ stata Kristine Tompkins, due anni dopo il decesso del marito Douglas avvenuto nel 2015, a compiere l’ammirevole gesto. “È la realizzazione del sogno di Doug – ha dichiarato la Kristine – lui aveva capito i rischi del cambiamento climatico molto prima che se ne parlasse nel dibattito politico. Per il Cile è un grande giorno“.
La più grande donazione di terra da un privato ad un governo. Il gesto è la felice conclusione di un progetto di vita che Douglas Tompkins aveva maturato nel tempo.
Ma chi è questo filantropo? Doug Tompkins, milionario e fondatore dei marchi North Face ed Esprit , era considerato un uomo quantomeno originale. Dopo la vendita della sua fiorente fabbrica di abbigliamento in California, cominciò insieme a Yvon Chuinard, amico e fondatore del marchio Patagonia, ad avviare anni fa un progetto di tutela, difesa e protezione dei territori naturali del Sudamerica. Ha comprato, uno dopo l’altro, migliaia più ettari di terra tra il Cile e l’Argentina. E’ arrivato così a possedere fino a 890mila ettari per una spesa totale 400 milioni di dollari circa.
Doug voleva preservare le biodiversità sottraendo terre ai latifondisti e al conseguente sfruttamento e nutriva il desiderio di creare un parco naturale. Tutti conoscevano il suo grande amore per la natura, ma ai più sembrava un gesto insensato e pochi credettero al suo progetto, anzi qualcuno lo accusò di voler sfruttare acqua e ricchezze del sottosuolo.
Al Cile è stata donata una superficie di terreno grande quanto l’isola di Capo Verde. L’accordo è quello di creare cinque parchi e l’opera entrerà a far parte di un gigantesco parco nazionale per un totale di 4,5milioni di ettari. Per intenderci l’equivalente di tre volte il Parco di Yellowstone e lo Yosemite Park messi insieme (per dare l’idea solo Yellowstone è grande quanto il nostro Trentino Alto Adige).
Ma il Cile non sarà il solo paese a beneficiare dell’eredità dei Tompkins perché Kristine donerà a breve un’altra consistente estensione di Patagonia al governo argentino alla stessa condizione: anche questa dovrà essere una zona protetta.