di Erica Fraceti
Un video ricorda Vittorio a piedi scalzi nel cimitero di Gaza quando posa una rosa rossa sulla tomba di un soldato israeliano, ricordando quanto il popolo palestinese si impegnasse e tenere pulite quelle tombe al di là delle appartenenze e degli schieramenti.Vittorio si chiedeva se davvero quei soldati credessero alla guerra come la risoluzione dei problemi e il raggiungimento di una pace duratura, e conclude dicendo: io che non credo alla guerra come risoluzione dei conflitti, dovessi un giorno morire, tra cento anni, vorrei che sulla mia lapide fosse scritta una frase di Nelson Mandela “un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare”. Vittorio Arrigoni è un vincitore. Con le immagini appena descritte si è conclusa la serata durante la quale è stato presentato il libro “Il Coraggio di Vittorio” scritto dalla mamma Egidia Beretta Arrigoni. L’incontro è stato Organizzato dall’ A.N.P.I in collaborazione con Emergency, presso la Biblioteca Civica di Verano Brianza e si svolto lo scorso 18 novembre.
Questo libro è una raccolta degli scritti di Vittorio Arrigoni, intrecciati alla sua vita, ai suoi viaggi e alle sue esperienze, scritti riproposti dalla mamma di Vittorio, Egidia Beretta e da alcuni amici, dopo l’uccisione di Vittorio avvenuta nella striscia di Gaza tra il 14 e 15 Aprile del 2011. L’ANPI ha scelto di riconoscere Vittorio Arrigoni come un “Partigiano senza frontiere”, un pacifista, un uomo coraggioso che ha scelto di testimoniare e lottare per il popolo Palestinese senza esser contro gli israeliani.
“Unadikum Vittorio: la tua Terra di Palestina ti ama e ti ricorda sempre, fratello”