I vaccini sono tra i farmaci più efficaci che siano mai stati prodotti. Presentano pochi effetti collaterali hanno eradicato il vaiolo e ridotto alla minima incidenza una serie di malattie che appartengono al passato: basti pensare alla difterite che colpisce le vie aeree superiori e la cute, o alla poliomielite che colpisce i neuroni motori del midollo spinale o ancora il morbillo e la rosolia che grazie ai vaccini, hanno smesso di essere considerati flagelli dell’umanità.
Anche oggi di fronte alla pericolosa espansione del virus Ebola, un vaccino sperimentale è testato in Guinea nel 2015 e si è dimostrato efficace nel 100% dei casi, prevenendo il contagio in situazioni altamente a rischio. Per una maggiore cautela, spiegano i ricercatori, dato il campione ancora ridotto, è meglio parlare di un’efficacia compresa tra il 75 e il 100%. Un secondo studio in Gabon ha accertato che non ci sono effetti collaterali per donne in gravidanza, bambini e adolescenti, inizialmente esclusi dai test.
Nonostante queste enormi evidenze medico-scientifiche, molti genitori ottenebrati da una criminale disinformazione mediatico- televisiva (la trasmissione Virus su Rai2 per esempio), hanno deciso, negli ultimi anni di non vaccinare i propri figli, così da rischiare di vanificare tutti gli sforzi per ottenere quella che si chiama herd immunity (immunità di gregge) cioè la copertura abbastanza elevata da difendere anche chi non è vaccinato per motivi medici (soggetti immunocompromessi o bambini troppo piccoli). Anche se non è semplice, occorre convincere questi genitori a rivedere la propria posizione errata e bloccare la montante marea anti vaccinale.
Per esempio è necessario eliminare le carenze dei modelli di comunicazione proposti fino ad ora, che non tengono in considerazione le difficoltà intrinseche di eradicare i pregiudizi in coloro che non sono abituati all’uso del metodo scientifico. Ricordo ancora una volta, la bufala propagandata da Andrew Wakefield, primo autore di uno studio fraudolento pubblicato su Lancet nel 1998 che collegava il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia all’insorgenza dell’autismo. Si tratta di una bufala che fu smontata da un giornalista che dimostrò la falsità dei dati e la disonestà intellettuale di Wakefield, il quale è stato poi radiato dall’ordine dei medici britannico.
In sintesi le vaccinazioni sono il mezzo più efficace per prevenire le malattie infettive serie e quindi le loro complicanze; le vaccinazioni consentono di prevenire la comparsa di infezioni che, se contratte in età adulta, possono causare serie conseguenze. Infine, grazie alle vaccinazioni dell’infanzia è possibile produrre un vantaggio sociale, cioè la progressiva eliminazione delle malattie che sono oggetto di vaccinazione. I vaccini sono prodotti efficaci e sicuri, che, come tutti i farmaci, devono seguire un rigoroso iter di valutazione, prima di essere messi in commercio. Studi scientifici ne valutano l’efficacia e gli eventuali rischi. Una volta resi disponibili, poi, sono oggetto di una attenta sorveglianza degli effetti collaterali, che sono ineliminabili, come d’altronde, per tutti i farmaci.
Roberto Dominici