di Annamaria Colombo
Ci sono colori, immagini e profumi che riportano al passato e rimangono impressi nel nostro cuore prima ancora che nella nostra mente. Il blu del mare, le pescherie che ogni mattina esponevano il prodotto appena pescato (compresa una testa di pesce spada che mi faceva paura), il profumo di focaccia che invadeva i caruggi. Tutto questo per me era estate. Era vacanza. Era Liguria. Era Varazze. Ricordi sempre vivi, piacevoli viaggi nel tempo anche se ogni volta che torno a Varazze mi sembra di tornare a casa.
In questo periodo di riscoperta delle vacanze italiane, la Liguria sembra farmi l’occhiolino invitandomi a raggiungerla e a restarci più a lungo come facevo da bambina e da adolescente. La Liguria non è solo mare. Penso alla “mia” Varazze, la cui storia passata è ancora visibile nei bastioni medioevali, nella chiesa di Sant’Ambrogio e nel suo “campanin russu”, nelle chiese dei Santi Nazario e Celso e san Domenico, negli oratori, nelle processioni (celebri e spettacolari quelle effettuate in occasione di Santa Caterina il 30 aprile e di San Bartolomeo il 24 agosto).
Senza dimenticare, nel centro storico, il Palazzo del Beato Jacopo, il varazzino più celebre, autore della Legenda Aurea che narra la vita di Gesù, della Vergine e di 149 santi. Se non si vuole nuotare o fare surf ( secondo gli esperti a Varazze ci sono le migliori onde del Mediterraneo) è bello passeggiare. Non solo sul lungomare cittadino ma sullo splendido lungomare Europa, il percorso che fino a non molto tempo fa fu quello della ferrovia (vi sono ancora le gallerie) dove si respira l’aria di mare e il profumo della macchia mediterranea.
Oppure si possono raggiungere i verdi Piani di Invrea per affacciarsi sul mare o il Monte Beigua, la montagna di Varazze protetta da un parco naturale regionale. Per una passeggiata elegante bisogna raggiungere la Marina dove di fronte a negozi e locali alla moda sono ormeggiate barche da sogno.
Qui ha sede anche il Museo del Mare, un punto di riferimento per chi vuole conoscere la storia della città. In mostra vi sono modellini, fotografie, documenti e oggetti legati al mare e all’industria cantieristica nautica che a Varazze prese il via nel 1854 grazie a Pietro Baglietto. Ad occuparsi del museo con cura e passione sono i volontari dell’Associazione Amici del Museo del Mare di Varazze che lo hanno riaperto sabato 20 giugno dopo aver svolto accuratissime pulizie degli spazi. L’ingresso è libero e ne vale veramente la pena.