di Daniela Zanuso
Votare col portafoglio è la scelta politica più importante e più significativa che possiamo fare.
Pensandoci bene è un’opportunità fantastica, un superpotere che ci può aiutare a costruire un mondo migliore.
Il ‘voto col portafoglio‘ è un termine coniato da Leonardo Becchetti (Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”). Becchetti asserisce che, con il portafoglio, tutti noi possiamo esprimere la sovranità del consumatore, cioè possiamo premiare o, viceversa, punire le aziende e i Paesi responsabili o irresponsabili dal punto di vista sociale e ambientale.
In effetti i mercati sono fatti di domanda e di offerta: la domanda siamo noi consumatori, l’offerta è quella delle aziende che immettono prodotti sul mercato.
Quindi noi, con le nostre scelte, determiniamo il mercato e possiamo condizionare il futuro delle aziende. Possiamo premiare le aziende socialmente responsabili, quelle trasparenti, quelle che non usano il lavoro minorile, che non delocalizzano in Paesi con mano d’opera a basso costo.
In poche parole quelle che mettono il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente al centro del loro operato, che non eludono il fisco, che non corrompono, che non si rifugiano nei paradisi fiscali.
“Se c’è una cosa che questa pandemia ci ha insegnato è che ambiente, lavoro, salute sono collegati – ha dichiarato Leonardo Becchetti – e per tutti è evidente che se dovessimo ripartire nella direzione sbagliata saremmo condannati ad andare a sbattere di nuovo, con conseguenze ancora più catastrofiche. Dunque se vogliamo creare lavoro non possiamo che andare nell’unica direzione possibile, che è quella dell’economia digitale, dell’economia circolare, che è quella della capacità di trasformare l’inclusione sociale in risorsa. E allora indirizziamoci verso una nuova economia sostenibile, resiliente, generativa”.
Ma io consumatore, come faccio a sapere quali sono le aziende che è giusto premiare?
Non è difficile: basta guardarsi intorno al supermercato per trovare prodotti equosolidali, prodotti biologici coltivati nel rispetto della natura, prodotti ottenuti da terreni sottratti alla mafia.
Certo, è necessario spendere un po’ di tempo per informarsi, cercare, scegliere.
E’ necessario diventare consumatori critici.
Sul web ci sono decine di siti dove trovare informazioni per es. sui marchi (marchi ecosolidali), o portali come Next (Nuova Economia x Tutti), un’associazione di promozione sociale (di cui Leonardo Becchetti è cofondatore), che ha realizzato una mappatura di imprese, Comuni, scuole, università, banche ed enti del terzo settore, che si impegnano quotidianamente nel raggiungere obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale, oltre che economica.
In fondo si tratta di gesti semplici dai quali possono nascere grandi cambiamenti.