Il ‘900 si è aperto con la nascita di un grande personaggio amato da grandi e soprattutto piccini: Walt Disney.
Ha visto la luce a Chicago il 5 dicembre 1901. La famiglia, non molto agiata, lo ha messo presto nella condizione di rimboccarsi le maniche per dare il suo contributo.
Cominciò come venditore di giornali su un treno e si appassionò talmente ai treni che questa parentesi lo segnò per sempre. Si iscrisse ad una scuola d’arte dove mise a frutto la sua abilità nel disegno e apprese le tecniche più avanzate di quei tempi.
Io ero un bambino quando cominciai a conoscere il suo volto simpatico e sorridente che presentava i cartoni animati alla “TV dei Ragazzi”, il programma della Rai a canale unico che apriva le trasmissioni del pomeriggio. Mi sono sempre rimasti impressi quei suoi baffetti particolari che, a me, lo facevano somigliare al suo protagonista principale, quel Topolino che lo rese famoso in tutto il mondo. Io non avevo il televisore ma correvo al bar sotto casa dove mi sedevo in prima fila a guardare il programma di Walt Disney quasi ogni giorno, grazie al beneplacito degli amici di papà e al divertimento degli avventori che mi vedevano rapito da quei personaggi e dalle storie che Disney raccontava in persona.
Era la fine degli anni ’50 e Walt Disney faceva divertire i bambini del mondo coi suoi cartoni animati, cogliendo successi dopo successi. Ma quanta fatica è costato questo successo!
Le sue vicissitudini per emergere gli hanno fatto conoscere alti e bassi impressionanti, solo la sua ostinazione e l’amore per il suo lavoro e i suoi personaggi gli hanno consentito di diventare il padre del cinema d’animazione. Disney lavorò molto assiduamente nel campo dell’animazione, con alterne fortune, tra gli anni ’20 e ’40, dove le sue tecniche di disegno presero forma e si perfezionarono nel tempo. Erano gli anni difficili tra le due Guerre Mondiali, gli anni del proibizionismo e della grande depressione.
Dopo aver vissuto esperienze importanti nel mondo dei cartoons, si trovò ancora impelagato tra successi temporanei e la sua grande voglia di migliorare quel mondo che non lo soddisfaceva ancora sul piano dei risultati. Risoluto ad inseguire la perfezione, ci mette tutta la sua anima e i suoi averi per
migliorare la resa delle sue creazioni. La lotta per primeggiare nel mondo dei cartoons era allora molto forte e lo spirito di Walt Disney era teso a sfondare: voleva fortemente il primo film con il sonoro sincronizzato. È in California che trova il guizzo giusto e crea il suo personaggio più famoso: Topolino, che presto prese a parlare.
A cavallo tra gli anni ’30 e ’40, vedono la luce altri personaggi del mondo Disney: nascono Pluto, Paperino e prendono forma i personaggi di Paperopoli e Topolinia.
Il sonoro sincronizzato dà vita ai suoi personaggi, ma manca qualcosa per renderli più realistici. La concorrenza incalza e lui cerca ancora gli effetti che sogna ormai da tempo.
È suo il primo cartone animato a colori che gli valse il primo premio Oscar per l’animazione. Topolino diventa un personaggio importante e cominciano a spuntare come funghi i suoi cloni. I concorrenti non ci mettono molto a cavalcare l’onda, ma Disney ha una intuizione: un giornalino su cui pubblicarne le avventure e degli articoli su cui imprimerne le immagini: nascono i primi gadget. La continua ricerca da parte della Walt Disney, diventata ormai una potenza commerciale, porta al lancio del nuovo film “Biancaneve e i Sette Nani” che lo consacra definitivamente alla storia del cinema. L’azienda si salva dal grande impegno economico.
La parentesi bellica della Seconda Guerra Mondiale trascorre senza produzioni eclatanti e Walt Disney ne approfitta per viaggiare, coltivare nuove idee e dare nuove prospettive alla sua azienda ed ai suoi dipendenti. Prende forma l’idea innovativa di creare parchi dove le famiglie, i ragazzi, possano divertirsi insieme: nasce il progetto di Disneyland!
Nel 1955 viene terminato il primo Parco divertimenti presso Los Angeles, il primo parco divertimenti del suo genere, dove non poteva mancare il trenino, tanto caro a Walt, che permette al pubblico di girare comodamente per il parco ed apprezzarne le attrazioni.
La produzione di Walt Disney ha sfornato tanti film divertenti con attori in carne ed ossa, una serie di film memorabili che hanno divertito intere generazioni di bambini che, crescendo, hanno trasmesso questa passione a figli e ai nipoti facendo sì che questa epidemia contagiasse tutti.
In Italia la distribuzione è stata affidata a Mondadori che ha decretato l’importante successo con le sue numerose pubblicazioni . L’appuntamento settimanale del Topolino fermava anche l’impegno scolastico di quelli che, come me, preferivano una sana e divertente lettura delle avventure di Topolino e Paperino piuttosto che una noiosa pagina dei libri di testo!
Nel dicembre del 1966 Walt Disney ci ha lasciato, un giorno triste.
Ma la sua eredità è stata grande, un vero e proprio repertorio di film di animazione e di film classici che ogni tanto vengono riproposti in tv, libri e fumetti, numerosi parchi di divertimenti sparsi nel mondo, oggettistica varia che ci ricorda i personaggi creati da lui e dai suoi nuovi collaboratori.
Insomma, è difficile dimenticare quel sognatore, quel grande personaggio di nome Walt Disney che ci ha commosso, strappato risate e sorrisi e regalato tanti momenti di pura gioia!
Luigi Picheca